Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è un disturbo caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni che possono compromettere significativamente la qualità della vita di chi ne soffre. Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e indesiderati, che causano ansia o disagio. Per alleviare questa tensione, le persone con DOC ricorrono alle compulsioni: azioni ripetitive o rituali che mirano a ridurre l’ansia, ma che alla fine perpetuano il ciclo ossessivo.
Vivere con il disturbo ossessivo-compulsivo significa affrontare una serie di difficoltà quotidiane che possono sembrare insormontabili per chi ne soffre. Le persone con DOC non scelgono di avere pensieri ossessivi o di eseguire compulsioni: si tratta di meccanismi che sfuggono al loro controllo e che spesso si manifestano in risposta a paure irrazionali o dubbi persistenti.
Le ossessioni possono assumere forme diverse: pensieri legati alla contaminazione (paura di germi o sporcizia), alla simmetria (bisogno di avere le cose disposte in un certo modo), a timori di causare danni a sé stessi o agli altri, o pensieri sessuali o religiosi indesiderati. Questi pensieri, che possono sembrare illogici o esagerati agli altri, generano un’ansia intensa per chi ne soffre, spingendoli a mettere in atto comportamenti rituali che, per un breve momento, alleviano l’ansia, ma che non risolvono la causa sottostante.
Le compulsioni, come lavarsi le mani in modo eccessivo, controllare ripetutamente se le porte sono chiuse, o eseguire una serie di gesti in una sequenza precisa, diventano quindi una sorta di “soluzione temporanea” al disagio. Tuttavia, più la persona ricorre a queste azioni, più il DOC si rafforza, intrappolando l’individuo in un ciclo di ansia e compulsioni.
Cosa significa vivere con il DOC?
Affrontare il DOC nella vita quotidiana significa convivere con una serie di sfide che non sempre sono visibili agli altri. Queste sfide possono avere un impatto significativo non solo sulla salute mentale della persona, ma anche sulle sue relazioni interpersonali, sul lavoro e sul tempo libero. Il DOC può comportare:
- stanchezza mentale e fisica. La mente di chi soffre di DOC è costantemente occupata da pensieri ossessivi e strategie per gestirli. Questo continuo stato di allerta mentale può essere estremamente faticoso. Le persone con DOC tendono a sentirsi esauste non solo mentalmente, ma anche fisicamente, a causa dello stress cronico e delle compulsioni che consumano tempo ed energie;
- rituali che interferiscono con la vita quotidiana. Le compulsioni, spesso molto complesse, possono richiedere molto tempo. In alcuni casi, una persona con DOC potrebbe impiegare ore per completare un rituale, il che limita il tempo dedicato ad altre attività, come il lavoro, la vita sociale o il tempo libero. Ciò può causare frustrazione e aumentare il senso di isolamento;
- relazioni interpersonali difficili. Il DOC può mettere a dura prova le relazioni personali. La famiglia, gli amici o il partner possono non comprendere appieno la natura del disturbo e ciò può portare a incomprensioni o conflitti. Chi soffre di DOC può sentirsi isolato, non solo a causa delle compulsioni, ma anche per il timore di essere giudicato o frainteso;
- vergogna e autocritica. Molte persone con DOC sono consapevoli del fatto che i loro pensieri e comportamenti sono irrazionali, ma non riescono a fermarli. Questa consapevolezza può portare a sentimenti di vergogna, bassa autostima e frustrazione. Spesso si colpevolizzano per non essere in grado di “controllarsi” o di fermare i loro rituali, aumentando il disagio psicologico.
La vita oltre il DOC
Anche se vivere con il DOC può essere estremamente difficile, è importante ricordare che il disturbo non definisce la persona. Con il supporto adeguato, molte persone riescono a gestire i sintomi e a condurre una vita appagante e produttiva.
Il primo passo verso il cambiamento è riconoscere di essere in difficoltà e cercare aiuto. Nessuno deve affrontare il DOC da solo e la strada verso la guarigione, sebbene impegnativa, è accessibile a chiunque sia disposto a intraprendere il viaggio.
Se stai vivendo con il disturbo ossessivo-compulsivo o con un’altra difficoltà emotiva e senti che i pensieri intrusivi e i rituali stanno limitando la tua qualità di vita, chiedere aiuto può fare la differenza. Nel mio studio di Chieri offro uno spazio sicuro e accogliente dove potrai esplorare le tue emozioni, comprendere meglio il disturbo e capirne l’origine. Attraverso un percorso personalizzato, lavoreremo insieme per affrontare le tue preoccupazioni e ritrovare serenità.
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Non aspettare: il primo passo verso il cambiamento è riconoscere che meriti supporto. Per maggiori informazioni o per fissare un appuntamento, non esitare a contattarmi.